Le pietre posate una sull’altra delle rovine della chiesa raccontano la storia di tanti secoli. Ci riportano indietro fino alla tribù di Kál, che possedevano i villaggi dei dintorni – il loro ricordo viene custodito ancora oggi nei nomi dei paesi. La chiesetta dell’era di Árpád stava già qui, quando gli Ottomani stavano devastando la regione e sebbene il villaggio per un po’ si è spopolato, in seguito si è rianimato – usavano anche la chiesa. Alla fine del XIX secolo venivano a visitare le rovine romantiche quelli che venivano al Balaton per fare bagno ed ancora oggi sono il punto di sosta delle escursioni queste rovine della chiesa pittoresca sul pendio della montagna Fekete.